ANTEPRIMA 2016: CUBE C:68

di CUBE STORE VALTELLINA
sabato 22 agosto 2015

LO STATO DELL'ARTE NELLA LAVORAZIONE DEL CARBONIO

C:68 è sinonimo della più innovativa tecnologia al carbonio. Meno resina e una maggiore quantità di fibre, pari a ben il 68%, a cui si aggiungono nanoparticelle finissime e un modulo ultra alto, permettono di ottenere un peso minore, più rigidità e un incremento della sicurezza e della comodità.

C:68 – pregiato materiale in carbonio. Di per sé, il materiale è tanto importante quanto un metodo produttivo perfezionato. Solo con la migliore miscela di singoli elementi di alta qualità nasce l'eccezionale carbonio C:68. Per conseguire l'elevatissima percentuale di carbonio del 68% occorre diminuire la quantità di resina impiegata per unire le singole fibre. A tal fine, gli interstizi fra le fibre devono essere ridotti il più possibile. L'uso di materiale Spread Tow permette di conseguire questo risultato grazie alla struttura piatta dei fasci di fibre, che non si presentano più rotondi, bensì con una sezione allungata. In questo modo si creano minori interstizi da colmare con resina.

La struttura biassiale del reticolo di fibre consente di ottenere strati con due direzioni di posa. Ciò permette di ridurre lo spessore di parete del 25% senza compromettere la resistenza o la capacità di carico del telaio. Per assicurare una rigidità eccezionale, impieghiamo fibre con un modulo ultra alto. Questo tipo di materiale sinora è stato utilizzato solo per la costruzione di satelliti e per bracci di misura ad alta precisione. L'impiego di una resina con nanoparticelle a dispersione finissima incrementa la vita utile del telaio C:68 a livelli sinora sconosciuti. Nei convenzionali sistemi a resina, forze esterne estreme, che possono subentrare in caso di cadute, possono danneggiare le superfici di contatto fra i singoli strati di fibre. Le nanoparticelle impiegate, invece, non vengono separate nemmeno per azione di queste forze. Di conseguenza, la resistenza intrinseca e quindi la capacità di carico del telaio subiscono un incremento notevole. Nelle strutture più leggere è proprio questo fattore ad essere il più decisivo, perché consente di creare una bicicletta leggera e rigida che al contempo presenta sicurezza e resistenza. Solo una combinazione equilibrata di materiale Spread Tow ad alto modulo, di nanoparticelle a dispersione finissima e di fibre a modulo ultra alto permette di ottenere il materiale che tutti i ciclisti sognano: il C:68. Per il 2016 abbiamo perfezionato ed ottimizzato questo materiale di alta qualità per applicarlo a forme di telaio sia nuove che già consolidate, al fine di garantire prestazioni ineguagliabili. Metodi produttivi all'avanguardia. Lo speciale metodo produttivo da noi adottato si compone di tecniche come “Advanced Twin Mold” e “Zero” che solo combinandosi con i materiali giusti portano ai telai in carbonio più leggeri sul mercato. Advanced Twin Mold rappresenta uno speciale metodo produttivo altamente sofisticato. Attraverso la cosiddetta struttura monoscocca è possibile controllare con estrema precisione le aree di sovrapposizione dei singoli strati di carbonio. A tal fine, i singoli strati sono prodotti singolarmente con le più moderne tecniche di taglio, in modo da escludere quasi completamente qualsiasi sovrapposizione imperfetta. Il risultato è un telaio privo di peso in eccesso. In aggiunta, durante il procedimento di fabbricazione, all'interno del telaio viene posizionato uno stampo fisso, che al termine del processo viene nuovamente rimosso. Questa soluzione minimizza la formazione di pieghe e incrementa la sicurezza dei nostri telai più leggeri. Zero significa che il telaio è privo di qualsiasi punto di incollaggio che non sia strettamente necessario. Materiali diversi presentano caratteristiche diverse. Pertanto, la combinazione di molteplici materiali costituisce spesso un rischio. Ecco perché tutti i telai C:68 sono privi di componenti di alluminio incollati come, ad esempio, movimento centrale, punti di infulcro o serie sterzo. Esiste tuttavia un'unica eccezione data dai filetti per viti che devono essere di alluminio per mantenere negli anni la capacità di avvitamento. Minimizzando i punti di incollaggio sui telai C:62 si ottiene maggiore leggerezza, riducendo al contempo la presenza di potenziali zone di rottura per garantire alte prestazioni di lunga durata.